La Carciofaia

Foto di una carciofaia
La Carciofaia del Carciofo di Montelupone

La carciofaia Agostini, la cui famiglia si è insediata in loco nel 1922, coltiva il tipico Carciofo di Montelupone con certificazione biologica, su un terreno collinare esposto a sud nel comune di Montelupone (MC), ripiantando periodicamente l’autentico ecotipo che è stato tramandato fin dal medioevo e i cui semi sono conservati presso la banca del germoplasma della Regione Marche.


Il metodo agricolo biologico certificato utilizzato nella carciofaia, mira a produrre alimenti sani e di elevata qualità non facendo uso di prodotti chimici di sintesi.
Si propone inoltre di ristabilire le condizioni di equilibro naturale, la fertilità del terreno e l’habitat ideale per la flora e la fauna, risparmiare energia e, non ultimo, migliorare le condizioni di vita degli agricoltori.


Il primo impianto della carciofaia avviene previo lavorazioni profonde, arieggiamento e sminuzzamento del terreno.
La carciofaia è soggetta all’avvicendamento colturale pluriennale con leguminose e colture da sovescio.
Le lavorazioni includono più sarchiature seguite da rincalzature e scerbature e due scarducciature in ottobre ed in febbraio.
I carducci per l’impianto di nuove carciofaie provengono da piante madri di produzione agricola biologica.
Il trapianto dei carducci si effettua ad inizio autunno e primavera.
La carciofaia si impianta mettendo a dimora una piantina per ogni metro quadrato di terreno. La durata della produzione è di circa 45-60 gg.
Le erbe spontanee che si sviluppano nelle carciofaie vengono eliminate attraverso le pratiche agronomiche (rotazioni, consociazioni, pacciamature, false semine), il diserbo meccanico, il pirodiserbo, il termodiserbo. Non vengono utilizzati erbicidi di sintesi, non ammessi in agricoltura biologica.


La nutrizione delle piante viene assicurata con fertilizzanti organici, letamazione e sovescio di leguminose, in pre-impianto e pre-produzione, apportando i nutrienti necessari in quantità variabili in funzione del tipo di suolo, della densità dell’impianto, della tipologia di somministrazione. Non
vengono utilizzati concimi chimici.


La difesa della coltura si basa essenzialmente sulla prevenzione, pertanto i prodotti utilizzabili per il controllo diretto sono unicamente quelli riconducibili ai principi attivi autorizzati in agricoltura biologica il cui impiego è comunque subordinato alla sussistenza di condizioni tali da provocare seri danni economici qualora l’intervento diretto venisse meno.
Non vengono utilizzati composti chimici di sintesi: insetticidi, erbicidi, fungicidi (pesticidi).
Non vengono utilizzate sostanze ormonali o sostanze fitostimolanti di qualsiasi tipo che svolgono questa azione con qualsiasi finalità.
Non vengono utilizzate radiazioni ionizzanti a scopo conservativo.
Non viene praticata la disinfezione e disinfestazione del terreno.


La raccolta, che avviene a partire dal mese di marzo, viene eseguita manualmente, a maturazione avvenuta, secondo le condizioni climatiche e l’andamento stagionale.


Il controllo sulla conformità del prodotto rispetto al disciplinare viene svolto, conformemente a quanto stabilito dalle norme per l’agricoltura biologica, dall’ente certificatore terzo, previo verifiche ed ispezioni nelle particelle agricole destinate alla produzione.


Inoltre, la carciofaia Agostini è stata nominata dalla Regione Marche e dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali “Agricoltore custode del Carciofo di Montelupone biologico”. Clicca qui per maggiori informazioni.

Carciofaia Agostini
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